Giornata della memoria - primaria S.F. Cabrini
Il 27 gennaio di 78 anni fa venivano abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz e il mondo intero veniva a conoscenza del deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico: si era compiuto l’Olocausto, con un termine ebraico la Shoah.
Tutti gli alunni e le alunne delle classi del nostro plesso in questa settimana si sono fermati a riflettere, a rievocare, a leggere documenti per cercare di comprendere i fatti avvenuti, visionare fotografie, filmati storici o interviste ai sopravvissuti all’esperienza dei campi di concentramento… insomma a fare memoria per non dimenticare.
“Mai più a un mondo dominato dalla violenza, dalla sopraffazione, dal razzismo, dal culto della personalità, dalle aggressioni, dalla guerra.
Mai più a uno Stato che calpesta libertà e diritti.
Mai più a una società che discrimina, divide, isola e perseguita.
Mai più a una cultura o a una ideologia che inneggia alla superiorità razziale, all'intolleranza, al fanatismo".
I NOSTRI LAVORI
Classi prime
Classi seconde
Classi terze
Classi quarte
Classi quinte
Dopo aver letto la storia di Liliana Segre riflettiamo assieme.
Stella – provo molta paura solo a pensarci.
Brittany – provo tristezza perché Liliana ha sofferto molto a vivere con delle persone cattive.
Joshua – io provo rabbia perché soldati nazisti hanno trattato con violenza gli Ebrei e questa cosa non è giusta.
Ismael – secondo me Hitler doveva provare quello che hanno provato gli Ebrei.
Nedaa – io trovo che Liliana sia stata molto coraggiosa e molto saggia perché ha pensato, quando ha avuto l’occasione di vendicarsi, che non fosse una buona scelta.
Islam – io provo rabbia per quello che i nazisti hanno fatto ai bambini, gli dicevano di fare una doccia, invece li soffocavano con il gas.
Pietro – io dico che Liliana ha aspettato molto tempo prima di essere liberata, mi hanno colpito le camere a gas, macchine pensate per uccidere.
Klevis – sento tristezza per quello che lei ha passato, ho grande stima nei suoi confronti: al posto di vendicarsi ha aspettato il momento di diventare testimone dell’olocausto.
Nouran – io penso che lei è stata molto coraggiosa, non penso che ce l’avrei fatta nelle sue condizioni.
Sofia E. - stimo molto Liliana che al posto di vendicarsi del nemico ha deciso di essere diversa da lui, di non abbassarsi al suo livello.
Sofia B. - provo paura a pensare che anche io avrei potuto finire nella sua situazione.
Luca C. - avrei paura che qualcuno mi venga a prendere a casa e mi portasse via.
Anna – io la stimo perché lei è stata coraggiosa e ci fa capire che vuole essere una persona buona, non un’assassina come i capi del campo.
Azaria – avrei molta paura se fossi stata al posto di Liliana, penso che non sarei riuscita a sopravvivere.
Marco – Ho angoscia a pensare quello che hanno provato gli ebrei nelle camere a gas.
Luca R. - Provo tristezza perché i nazisti hanno sterminato tutta la famiglia di Liliana e perché lei ha molto sofferto nei campi di concentramento.
Simone – provo paura e angoscia perché potrebbe risuccedere ancora la stessa cosa da un momento all’altro.
Justin – provo tantissima tristezza perché i bambini venivano torturati o uccisi dalla nascita, anche i neonati.
Madelen – provo tristezza perché i bambini piccoli venivano messi in questo posto terribile, imbrogliati dai nazisti.
Chezielle – provo un senso di ingiustizia perché gli ebrei non avevano fatto niente di male.